Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ormai la decisione sembra presa: le piste da sci non riaprianno nelle prossime settimane. In particolare, resteranno chiuse nel periodo tra Natale e l’Epifania, ovvero le settimane in cui il turismo registra le entrate maggiori.
Non solo: stando alle ultime notizie, riporta corriere.it, i Governi europei sarebbero al lavoro per uno stop alle vacanze sulla neve in tutta l’Ue. Una misura che verrebbe applicata anche per evitare concorrenza tra le diverse zone alpine.
Se l’accordo con Germania e Francia sembra ancora di là da venire, pare invece che l’orientamento del Governo Conte sia quello di bloccare il turismo della neve. Aprendo nuovamente il capitolo dei rimborsi: le prenotazioni infatti sono già arrivate, ma se dovessero proseguire le limitazioni ai movimenti tra le regioni dovrà scattare nuovamente la macchina delle restituzioni delle somme già versate. Un copione purtroppo già visto lo scorso marzo, che rischia di ripetersi anche nell’ultimo mese dell’anno.
Le reazioni del comparto
Tra le voci del turismo che si sono alzate c’è quella di Bernabò Bocca, che chiede di non prendere decisioni finché non ci sarà una linea comune a livello Ue.
"Chiudere una stazione sciistica a Natale è come chiudere un albergo al mare a Ferragosto - ha affermato il presidente di Federalberghi -, non voglio entrare nel tema dei protocolli sanitari che non mi competono ma dico solo che, se questa scelta ci deve essere, deve essere europea. Non facciamo i primi della classe, questa Europa serve solo per le sanzioni o anche per avere politiche comuni?".
Valeria Ghezzi, presidente di Anef Associazione nazionale esercenti impianti a fune: “Gli operatori del settore riconoscono, naturalmente, la gravità dell’emergenza in atto e l’attenzione primaria che deve essere rivolta alla salute degli italiani, ma quello che chiediamo è di essere ascoltati come categoria e di essere trattati come gli altri settori e cioè in base all’andamento del contagio. Non chiusi a priori”.
Per il momento, però, l’orientamento sembra proprio quello di mantenere chiuse le piste da sci, con un duro colpo per il turismo invernale.