Il commento del direttore
Remo Vangelista
Guy Luongo, ceo di Ixpira, lo diceva da mesi. Dopo il Covid il business non sarà più lo stesso, “bisognerà mettere a punto modelli alternativi”. Così, dopo mesi di azzeramento del mercato che ha imposto a tutti di “lavorare su idee nuove”, a settembre ha lanciato Ixpira Collection, piattaforma b2c ancora "dormiente", ma che, quando il turismo si rimetterà in moto, dovrà "scalfire i monopoli delle grandi Ota”.
Un nuovo portale per la prenotazione del prodotto Italia che, precisa, non nasce per fare concorrenza al canale agenziale. “Non vogliamo scavalcare chi ci ha sempre dato il pane. Le agenzie, su Ixpira, avranno sempre tariffe concorrenziali e una programmazione globale diversa da quella di Collection che, invece, è circoscritta all'Italia”.
Ma, aggiunge, “dobbiamo fare i conti con un business che cambia e con il fatto che continueranno a esserci persone che in agenzia non andranno”.
Quanto alla volontà di rosicchiare quote di mercato a Booking ed Expedia, Luongo aggiunge: “L'approccio è quello del Davide contro Golia. Non possiamo fare i generalisti, di qui la specializzazione sull'Italia. E soprattutto, alla sfuggevolezza di queste entità rispondiamo con l'arma della cura del prodotto e del servizio tailor made”.