Il commento del direttore
Remo Vangelista
"Come imprenditori ci siamo sentiti molto dimenticati dalla politica e ora siamo terrorizzati quando pensiamo di licenziare perché le attività non riprendono. Vogliamo concretezza e strategia". Il presidente di Confturismo Luca Patanè (nella foto) chiede al Governo un "cambio di passo" nella velocità e nella consistenza delle misure a sostegno della filiera.
"Quest'industria è stata disintegrata, ma gli interventi - ha sottolineato Patanè intervenendo al webinar 'Turismo e piano di ripresa Ue' - sono stati peanuts. A parte la cassa integrazione che è stata fondamentale, questo settore non ha visto nulla. Ora si tratta di attivare le misure che erano state promesse e assicurare alla filiera continuità".
Una revisione fiscale
Ma da dove partire? "Il turismo organizzato non lavora da marzo, ma i costi continuano ad esserci. Per cui - ha evidenziato il manager - sarebbe bene ripensare ad una revisione fiscale e patrimoniale non solo per le piccole e medie imprese, ma anche per le grandi, che hanno migliaia di dipendenti".
Nonostante le difficoltà Patanè è comunque fiducioso. "Fondamentalmente crediamo che ci sarà una ripresa e che l'anno venturo ricomincerà a viaggiare almeno il 65% delle persone. Ma - ha aggiunto - ci vogliono interventi concreti per far sopravvivere quest'industria".