Il turismo compatto:“No al coprifuoco, spegne la voglia di fare vacanza”

Le opinioni sull'andamento estivo possono essere divergenti, ma su un punto i rappresentanti la pensano tutti allo stesso modo: dicendo no al coprifuoco.

"L'auspicio - afferma Adriano Apicella, amministratore delegato Welcome Travel nel servizio pubblicato su TTG Magazine - è quello di poter avere un'estate senza coprifuoco, il che significherebbe avere la curva dei contagi sotto controllo".

E se invece la misura dovesse perdurare? In questo caso "sarebbe preferibile un'estensione dell'orario alle 24 per consentire di vivere appieno la destinazione della vacanza".

"Il rischio è di compromettere le prenotazioni"
Sulla stessa linea, ma ancora più esplicito, Massimo Broccoli, direttore commerciale Veratour: "Mantenere questa norma, a nostro avviso, potrebbe seriamente a compromettere il flusso delle prenotazioni".

Insomma, il coprifuoco per il turismo rischia di diventare un problema quasi insormontabile. Anche perché "è un altro di quei provvedimenti che spengono la voglia di vacanza - sottolinea Marco Peci, direttore commerciale del Quality Group - e complicano la fase di prenotazione e quindi di organizzazione del comparto turistico".

Tuttavia, aggiunge il manager del consorzio, "credo che sarà un provvedimento difficilmente sostenibile nei fatti".

"Stare chiusi in albergo dopo le 22, in estate, è veramente triste - taglia corto Tina Giglio, direttrice rete, personale e organizzazione di Robintur Travel Group -. L'auspicio è che questo blocco venga rimosso quanto prima possibile".

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