Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tanto Egitto, ma soprattutto una spiccata propensione a spingere anche sulla programmazione all’estero, certi che il 2023 “Sarà l’anno delle destinazioni internazionali”.
Cesare Landi (nella foto), amministratore unico di Fruit Viaggi, sottolinea come l’inevitabile rincaro dei prezzi, nell’ordine del 20-25%, registrato dalle destinazioni italiane a livello generale, renderà ancor più appetibili le mete straniere, soprattutto l’Egitto, che continua a proporre un prodotto dal rapporto qualità-prezzo ineguagliabile.
“L’anno prossimo, il nostro impegno sull’Egitto sarà ancora più importante e comprenderà strutture a Sharm el Sheikh, Hurghada, Marsa Alam, alle quali si aggiunge la novità di Marsa Matrouh. All’offerta di soggiorno si associa un’ampia disponibilità di voli dai maggiori aeroporti italiani, ma anche la possibilità di scegliere la crociera sul Nilo grazie alla programmazione di InViaggi”.
Proprio a questo proposito, Landi definisce con chiarezza il perimetro entro il quale i due marchi continueranno a operare, con “Fruit Viaggi che proseguirà nella sua vocazione di villaggista in Italia e all’estero, offrendo nei Fruit Village una qualità garantita”. Qualità che sancisce lo spostamento dell’operatore verso una fascia medio-alta di mercato, non necessariamente interessata a ottenere il prezzo più basso ma “attenta anche al servizio e ai comfort offerti”.
InViaggi manterrà il suo brand e si concentrerà sull’offerta generalista, dall’Egitto alla Tunisia, dalla Turchia alle isole greche fino alle Baleari, con la garanzia di poter abbinare al soggiorno anche tour e fly & drive alla scoperta del paese visitato. Con una novità che verrà lanciata dopo Pasqua. “Apriremo anche all’Africa orientale, specificamente a Kenya e Zanzibar, sempre in forma di offerta generalista abbinabile a tour di scoperta”.
Intanto, i conti di casa Fruit indicano un 2022 che supera gli obiettivi prefissati. “Chiuderemo l’anno oltre i 20 milioni di euro di fatturato, un risultato che ci premia anche sotto l’aspetto degli utili, cresciuti anche se in proporzione minore rispetto ai ricavi. Nel 2023 puntiamo ad aumentare del 20% circa il fatturato di Fruit Village e a totalizzare 6-7 milioni di euro con il brand InViaggi, per un obiettivo globale intorno ai 30-35 milioni di euro”.
Ma il piano industriale guarda più lontano, ed entro 4 anni Landi ritiene di poter arrivare a quota 50 milioni di euro. Come? “Sarà fondamentale trasmettere al mercato che il nuovo InViaggi non ha nulla a che fare con quello del passato, che nell’ultimo periodo di attività aveva avuto enormi difficoltà. Il nostro InViaggi è un operatore dinamico, sicuro, che propone un’offerta di qualità. A questo proposito, abbiamo ampliato la nostra sede di Aversa proprio per ospitare il booking e lo staff dedicati e anche online il trade potrà servirsi di due siti distinti, ai quali però accedere con la medesima password”.
Non da ultimo, Landi sottolinea lo sviluppo del reparto commerciale interno con l’inserimento di nuove figure a sostegno degli area manager.