Il commento del direttore
Remo Vangelista
I Caraibi sono una destinazione che piace agli italiani, anche se nelle prenotazioni 2023 hanno fatto fatica. Il post pandemia non li ha visti vincenti, al contrario di altre destinazioni che sono ripartite di slancio. Ma oggi si aprono nuove prospettive.
“È difficile spingere un Paese caraibico come destinazione secca - spiega Carmen Bassi, head of operations di Ti.es.Bi -. Soprattutto per le vacanze corte, a fronte di un volato migliore, molti staccano dal freddo invernale optando, per esempio, per le Maldive o per Mauritius”.
Indubbiamente i Caraibi costituiscono l’estensione mare di un viaggio negli Stati Uniti o in Canada, e sono soprattutto le coppie in viaggio di nozze a scegliere questo prodotto. Un pre-soggiorno negli Usa semplifica di molto l’itinerario. Guardando più in dettaglio, tra le isole caraibiche forse più penalizzate vi è Antigua. “Se ci fosse un’offerta voli migliore di quella attuale sarebbe più semplice proporla - commenta Eleonora Gavioli, travel designer di DreamsTeam -. Quando c’era il diretto di Neos, Antigua era partita benissimo. Quello che occorre in questo momento è anche solo un instradamento comodo via Londra”.
Parallelamente alle criticità emerse, i t.o. evidenziano però, oggi, un trend positivo per i Caraibi, dovuto almeno in parte alla crisi del Medio Oriente. “La situazione in Israele ci sta in qualche modo favorendo” spiega Bruno Normanno, sales manager di Tour2000.
“Nell’ultimo mese - fa notare Susanna Sorci, product manager di Go America - abbiamo avuto un calo nelle richieste per il Medio Oriente e una crescita sui preventivi per Usa e Caraibi”. G. G.