Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sette anni fa nei suoi confronti era stato diramato l’allarme anche da parte della Fiavet che aveva spiegato in una nota come “Anna Maria Ursillo ha indifferentemente truffato agenti di viaggi, viaggiatori, operatori turistici, alberghi e centri convegni”.
Ora per la truffatrice seriale del mondo dei viaggi è arrivata la fine di una latitanze dorata nascosta in un appartamento di Madrid. Nei suoi confronti ci sono diversi procedimenti aperti e una condanna a 5 anni passata in Cassazione. Ma i casi sarebbero decine se non centinaia e le Procure che indagano nei suoi confronti, si legge su Corriere.it, stimano che la donna possa avere accumulato un patrimonio da 5-6 milioni di euro.
Il sistema utilizzato era quello della (finta) intermediaria nella vendita di viaggi di ogni tipo, che proponeva sia a singole persone sia a piccole imprese. Non solo, ma si proponeva anche ad agenzie e tour operator per vendere ad altri i loro prodotti. Il versamento di qualche piccolo anticipo era la garanzia, salvo poi sparire e lasciare i truffati senza viaggio e senza soldi.
Di lei si era persa ogni traccia dal 2014, ma il contratto per la corrente elettrica a Madrid le sono stati fatali. E ora dovrà rinunciare ai viaggi e ai resort lussuosi che era solita concedersi.