Il commento del direttore
Remo Vangelista
Per la prima volta da due anni, si sente pronunciare la frase: “fine della pandemia”. La ha detta David Nabarro, responsabile per il Covid all’Organizzazione Mondiale della Sanità commentando i dati della Gran Bretagna, dove i nuovi casi sono finalmente crollati del 40% in una sola settimana.
“Guardando dal punto di vista del Regno Unito – ha detto Nabarro – sembra che ci sia la luce alla fine del tunnel ed è possibile immaginare che la fine della pandemia non sia troppo lontana”.
È la notizia che tutti aspettano e che, finalmente, sta iniziando a circolare non solo per quanto riguarda il Regno Unito. Londra immagina di poter tornare a una vita normale, senza neppure più l’obbligo di mascherine nei luoghi chiusi, fin da fine gennaio, ma anche dall’Italia arrivano notizie confortanti.
Secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, “verosimilmente si è toccato il picco dei contagi e assisteremo a breve a una decrescita dei casi e questo consentirà di rivedere le misure restrittive”. Insomma, non c’è ancora un quando, ma anche l’Italia sembra essersi avviata su una via diversa, di ritorno alla normalità.
Le voci, anche quelle che arrivano da oltrefrontiera, sembrano guardare con nuovo entusiasmo ai prossimi mesi: con la primavera la situazione potrebbe essere radicalmente cambiata e il tutto potrebbe succedere a gran velocità.
Insomma, si comincia davvero a sperare che si possa mettere la parola fine alle restrizioni e alle limitazioni, consentendo al mondo di riaprirsi e quindi all’economia di poter ripartire, anche a quella dei viaggi.