Il commento del direttore
Remo Vangelista
Grazie a una donazione di 1 milione di euro ad Adsi, Associazione Dimore Storiche Italiane, da parte di Airbnb, tre premi da 150mila euro, nonché altri 22 da 25mila euro, sono stati assegnati a proprietari privati per sviluppare e promuovere l’ospitalità diffusa in immobili di altissimo pregio.
“Da quando abbiamo inserito la categoria ‘dimore storiche’ nella nostra piattaforma - ha spiegato Valentina Reino, head of public policy & campaign Airbnb, durante un evento a Milano - queste si sono rivelate uno straordinario volano per territori spesso slegati dai grandi circuiti turistici (ad oggi +37% di prenotazioni sul 2022), ma custodi di tesori culturali che solo l’Italia possiede: basti pensare che delle 45mila dimore storiche da noi promosse in Europa, ben 12mila sono nel Belpaese.
“Sino ad ora sono state censite 38mila dimore storiche - ha dichiarato Giacomo di Thiene, presidente Adsi - di cui 8.200 aperte al pubblico e in grado di generare 45 milioni di visitatori nel 2019, appena 4 in meno rispetto al circuito dei musei italiani. Siamo a tutti gli effetti una filiera il cui indotto complessivo vale 830 milioni di euro e vanta un giro d’affari di 2,4 miliardi, ma né lo Stato, né i Comuni comprendono ancora l’impatto effettivo del nostro patrimonio”.