Il commento del direttore
Remo Vangelista
A fine agosto apriranno a Londra cinque Facebook Café: non è un tentativo di far concorrenza a Starbucks, visto che i bar saranno temporanei. Ma una prova concreta del lavoro che Facebook sta facendo per garantire ai propri utenti maggiore trasparenza sul concetto della privacy.
La questione è complessa ma molto importante: il caso è scoppiato dopo l'affaire Cambridge Analytica, che è costato al social network una multa di cinque miliardi di dollari impartita dall'autorità americana Federal Trade Commission per violazione delle norme sulla privacy.
L'attività fuori da Facebook
Ora Zuckerberg passa al contrattacco e lancia Off-Facebook Activity, la nuova funzione che permette agli utenti di vedere quali informazioni siti e app sui quali si naviga condividono con Facebook. Eventualmente decidendo anche se cancellarle dal proprio account.
Una svolta per aiutare gli utenti "a visualizzare e controllare la loro attività fuori da Facebook", hanno scritto in una nota Erin Egan, chief privacy officer e David Baser, director of product management di Facebook.
La nuova funzione sarà per ora disponibile in Irlanda, Corea del Sud e Spagna ma nei prossimi mesi dovrebbe essere rilasciata in tutto il mondo.
I Facebook Café
La delicatezza dell'argomento è tale che il gigante californiano ha deciso di aprire dei temporary cafè a Londra dedicati proprio al tema della privacy. Insomma sarà possibile bere un caffè e in contemporanea farsi fare un check-up della privacy sul proprio account, imparando a gestirla al meglio.
Oriana Davini