Il commento del direttore
Remo Vangelista
Se la legge del contrappasso avesse bisogno di una spiegazione sintetica, la disavventura in cui è incappata Fiavet Lazio sarebbe l’esempio perfetto.
L’associazione di categoria delle agenzie di viaggi, in prima linea nel difendere i professionisti della distribuzione organizzata dagli abusivi che vendono vacanze senza averne titolo, rischia di beccarsi una multa proprio per abusivismo.
A raccontare il concatenarsi degli eventi, Ezio Biagioli, consigliere di Fiavet Lazio. “La storia è presto detta: abbiamo organizzato l’ultimo congresso e lo abbiamo promosso sia sul nostro sito internet che su alcuni gruppi Facebook di agenzie di viaggi. Abbiamo promosso un congresso, appunto, rivolto ai nostri soci e a eventuali loro accompagnatori, cosa che è una delle attività preminenti dell’associazione. E ci siamo beccati un esposto per abusivismo alla Polizia di Roma Capitale”.
La sanzione
Che si è subito mossa, provvedendo a sanzionare Fiavet Lazio, per aver proposto un modulo in cui oltra alla quota riservata ai soci si determinava anche una quota per i non soci. Secondo la polizia, quindi, Fiavet Lazio realizzava una attività imprenditoriale di agenzia di viaggi senza avere l’autorizzazione a farlo.
“Ovviamente, il nostro avvocato sta preparando le controdeduzioni – dice ancora Biagioli -. Noi non abbiamo venduto viaggi, abbiamo soltanto organizzato un congresso”.
C’è un dettaglio, però, che rende la vicenda piuttosto sgradevole: a presentare l’esposto nei confronti di Fiavet Lazio è stata un’altra associazione di categoria che rappresenta le agenzie di viaggi, ossia Aiav.
“Già eravamo entrati in polemica via social su questa questione – aggiunge Biagioli – ma non pensavamo che potessero arrivare a un atto come questo”.