Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tutto indicava che dopo la fine dell'alta stagione estiva si sarebbe potuto concretizzare un calo della domanda. In agenzia si temeva infatti che l'inflazione galoppante potesse porre fine alla speranza di raggiungere una ripresa a 'V' dopo due anni di difficoltà dovute alla pandemia.
Tuttavia, almeno per quanto riguarda il mercato spagnolo, parrebbe che le agenzie di viaggio siano sulla buona strada. Come riporta Preferente, sebbene l'incertezza sia ancora molto presente, il volume di attività continua ad avvicinarsi, eguagliare e persino superare i livelli pre-pandemia.
Questa tendenza si riflette nei dati sull'occupazione, molto favorevoli in questo periodo dell'anno. Secondo le statistiche ufficiali, adv e tour operator spagnoli hanno chiuso ottobre con 60mila 536 dipendenti, praticamente gli stessi di settembre, quando erano arrivati a 60mila 612.
Il mantenimento dei livelli di occupazione anche dopo l’estate rappresenta un segnale positivo, in quanto storicamente, terminata l'alta stagione, le agenzie spagnole riducevano il personale per diminuire i costi nei mesi dell'anno con minore richiesta.
Il fatto che ottobre 2022 si chiuda sugli stessi livelli dei mesi precedenti è sicuramente segnale che invita all'ottimismo.
Bisognerà però attendere come evolverà il settore nei prossimi mesi per capire se si tratti di un fuoco di paglia o se si consolidi un trend che potrebbe portare le aziende del settore a recuperare i livelli occupazionali di prima della pandemia.