Guide turistiche: i nuovi requisiti per accedere all’esame

Saranno almeno annuali gli esami di abilitazione alla professione di guida turistica. A stabilirlo il decreto 88/2024 pubblicato nella Gazzetta ufficiale, che attua quanto previsto dalla riforma delle guide turistiche, ovvero la legge 190/2023.

Il provvedimento, in particolare, definisce le regole e i requisiti per partecipare all’esame, integrando le modifiche figlie dell’accordo trovato in Conferenza stato regioni lo scorso 30 maggio. Modifiche che hanno reso meno stringenti i requisiti, con le proteste delle associazioni.

Basta il diploma

L’impianto originario della norma, infatti, prevedeva l’obbligo di una laurea triennale e del possesso di due certificazioni di lingua straniera (una almeno C1 e una almeno B2). Ora, invece, per sostenere l’esame sarà sufficiente il diploma e il possesso di una sola lingua straniera, che non sarà verificato con l’obbligo di una certificazione, ma durante l’esame stesso per l’iscrizione all’elenco nazionale, con un livello minimo richiesto B2.

Saranno ammessi all’orale i candidati che avranno conseguito un punteggio pari o superiore a 25 punti. La prova tecnico-pratica, invece, come spiega Italia Oggi sarà la simulazione di una visita guidata in lingua italiana e nella lingua straniera già verificata all’orale. Per ogni prova potrà essere assegnato un punteggio massimo di 40 punti e l’esame si intende superato sopra i 25 punti anche per le altre due sessioni, non solo per lo scritto.

Una volta superato l’esame il professionista sarà iscritto nell’elenco tenuto dal Ministero del Turismo e si vedrà recapitare dal dicastero un tesserino. Ottenuto il documento potrà esercitare la professione su tutto il territorio nazionale.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana