Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sempre più giovani, uomini e orientati agli acquisti impulsivi, è questa la fotografia degli acquirenti dei duty free mondiali, fatta dall’agenzia M1nd-set, con un’indagine che mette a paragone il 2024 con il periodo pre Covid.
Il primo dato che emerge nel cambiamento dei gusti degli acquirenti da duty free, è l’abbassamento dell’età media, passata da 46 anni nel 2019, ai 41 di oggi. D’altronde i Millennials sono passati dal 19 al 29% dei clienti, e gli under 25 hanno raddoppiato la loro presenza passando dal 5 al 10%. Contemporaneamente i senior hanno visto un calo, che li ha portati dal 28% del pre Covid, al 13% del 2024.
Gli acquirenti si dividono quasi equamente tra donne, il 49%, e uomini, il 51%. Le donne fanno più acquisti in Medio Oriente, mentre in Asia comprano di più gli uomini. Gli acquisti maggiori li fanno i viaggiatori di piacere, il 73% del totale, mentre comprano sempre meno i viaggiatori d’affari passati dal 32 al 27%.
Gli acquisti hanno smesso di avere la funzione di regalo, scesa dal 40 al 25%, e sono sempre più per autoconsumo, arrivati al 52%. Sono anche acquisti sempre più impulsivi, non ragionati, tanto che quasi il 40% delle spese al duty free si fa con questa logica.