Il commento del direttore
Remo Vangelista
Diciamo la verità. La parola newco non ci mancava per nulla. L’abbiamo sentita e risentita negli anni passati e, anche vista all’opera.
Non ha mai convinto più di tanto e in molte occasioni si è lasciata alle spalle una lunga scia di polemiche e problemi mai risolti.
Per Alitalia torna frequentemente di moda per cancellare quanto fatto sino a una data prefissata e ripartire da zero.
Nell’audizione alla Camera di ieri è ritornata prepotentemente alla ribalta com quei cantanti degli anni ’80 che fanno le comparsate in tv. Sembra l’ennesima ancora di salvezza per la compagnia aerea, che intanto perde aerei e passeggeri sul mercato italiano.
E imbarca solo critiche a pioggia soprattutto dal mondo social. Negli anni, Alitalia e un certo tipo di manager del vettore hanno dato il meglio favorendo la critica. Come i governi che hanno guidato l’Italia negli ultimi 30 anni bravi a rimandare la decisione all’esecutivo successivo. Forse il Paese merita di assistere alla fine ingloriosa di Alitalia, ma di certo non merita l’ennesima farsa di nome newco.
Twitter @removangelista