Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il Cielo unico europeo potrebbe diventare presto una realtà. Il Parlamento europeo ha appena dato il via libera alla riforma che favorirà una gestione più centralizzata e sostenibile del traffico aereo nel nostro continente.
Una mossa che arriva dopo l’accordo provvisorio raggiunto a marzo tra gli eurodeputati per ottimizzare le rotte aeree, limitare i ritardi dei voli e ridurre le emissioni di CO2. Come spiega Hosteltur gli eurodeputati hanno adottato una disposizione che affida alla Commissione il compito di valutare in che modo le tariffe addebitate alle compagnie aeree per la fornitura di servizi potrebbero incoraggiarle a essere più rispettose dell’ambiente, ad esempio utilizzando macchine più efficienti.
Un’altra richiesta degli eurodeputati è quella di promuovere la concorrenza nel mercato dei servizi di navigazione aerea. La nuova legge prevede infatti la possibilità, per i fornitori di servizi di traffico aereo, di proporre a prezzi di mercato altri servizi come quelli di comunicazione, o le informazioni meteorologiche o aeronautiche.
I futuri passi da compiere
“La riforma - ha affermato L’eurodeputato Jens Gieseke - rappresenta un passo avanti nel percorso di creazione di un controllo e una gestione del traffico aereo più efficienti e nella riduzione dei costi e delle emissioni, grazie a voli più brevi e più sicuri, di cui beneficeranno tutte le compagnie aeree e, soprattutto, i cittadini europei”.
Tuttavia, affinché il Cielo unico europeo diventi realtà, secondo Gieseke gli Stati membri dovrebbero impegnarsi a “rinunciare ai propri poteri nazionali per il bene comune”. In questo senso ci sono ancora dei punti da risolvere perché, come ha aggiunto, “lo spazio aereo europeo è come un grande puzzle in cui ogni Paese ha il proprio pezzo, ma purtroppo non tutti si incastrano. Ciò dà luogo a complicazione, tempi di attesa e costi inutili. Basi pensare che nel 2023 quasi tre voli su dieci hanno subito ritardi superiori ai 15 minuti”.