Il commento del direttore
Remo Vangelista
Che il trasporto aereo europeo stia subendo una fase di rallentamento dopo l'exploit dell'immediato post-pandemia è ormai evidente. In questo contesto, trovano spiegazione le cifre di Ryanair che ha comunicato come rispetto a un anno fa, nel secondo trimestre del 2024 (primo trimestre finanziario per il vettore irlandese), i propri profitti si siano quasi dimezzati (-46%) scendendo a quota 360 milioni di euro.
Un risultato che delude anche le previsioni; le stime infatti gravitavano intorno ai 538 milioni di euro, cifra che oggi sembra un traguardo quanto mai distante.
Parallelamente, nel periodo tra aprile e giugno, i prezzi dei biglietti aerei si sono contratti del 15% rispetto al 2023, con ulteriori decrementi per la summer 2024. “La domanda - ha spiegato il ceo Michael O’Leary al Corriere della Sera - resta forte, ma le tariffe sono materialmente più basse se confrontate con l’anno precedente, e i prezzi continuano a scendere”.
Un'ulteriore conferma arriva guardando i dati relativi al traffico passeggeri - cresciuto del 10% nel trimestre in esame - simmetricamente ai ricavi, diminuiti viceversa dell'1%.
E i numeri divulgati da Ryanair nella giornata del 22 luglio non hanno fatto bene nemmeno al mercato, che ha risposto con uno spinto -12% sui titoli della low cost e con un effetto domino sulle azioni di easyJet, Wizz Air e Iag.