Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un pasticcio che, alle porte delle partenze pasquali, ha creato disagi a circa 1.800 passeggeri. Pegasus Airlines è stata costretta ad annullare 2mila voli tra Italia e Turchia, venduti in violazione degli accordi bilaterali tra i due Paesi.
Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, la low cost avrebbe messo in vendita più voli di quelli attualmente consentiti dall’intesa siglata tra Roma e Ankara, ovvero 196 a settimana in entrambe le direzioni.
Il vettore avrebbe provato a chiedere una deroga all’Enac, ma questa sarebbe stata respinta. Pegasus altro non ha potuto fare, quindi, se non annullare le partenze programmate per il primo aprile e i giorni del 2, 8, 9 15 e 16 aprile sulla rotta Istanbul Sabiha Gökçen-Bergamo.
Il chiarimento del vettore
In una comunicazione inviata al quotidiano, il vettore ha spiegato a sua discolpa che “nelle due stagioni precedenti, questi voli settimanali aggiuntivi erano stati approvati da Enac” e che “per questa stagione, Pegasus aveva presentato la richiesta di autorizzazione con 45 giorni di anticipo. Tuttavia, la domanda è stata respinta”.
“Ci rammarichiamo profondamente per i disagi e i disservizi causati ai nostri passeggeri”, ha continuato la compagnia aerea, precisando che “i passeggeri sono stati riprotetti su altri voli della stessa tratta o, quando necessario, su servizi alternativi verso altre destinazioni in Italia”.