La Francia punta
sull’effetto traino
del ‘post-evento’

L’effetto grandi eventi è quello che si fa sentire negli anni successivi, quando il traino mediatico porta i visitatori a riscoprire le destinazioni che non sono più sotto i riflettori. E’ quanto successo anche alla Francia, che sta beneficiando della spinta post olimpiadi.

“L’evento dello scorso anno – spiega Barbara Lovato, responsabile ufficio stampa e pr di Atout France Italy – ha consentito alla Francia di riqualificare moltissime strutture in chiave sostenibile e di ripensare a forme di turismo nuove e alternative. In quest’ottica, il 2025 sta vivendo una seconda giovinezza all’insegna dell’anniversario di Cezanne in Provenza, dell’imminente riapertura delle torri di Notre Dame o dei 1000 anni della città di Caen in Normandia. Tutti eventi in grado di catturare un visitatore curioso, spesso repeater, che associa l’opportunità offerta da un appuntamento particolare alla visita di località meno note”.

L’obiettivo 2025 sul nostro mercato è quello di superare gli 8 milioni di visitatori registrati lo scorso anno, “con un’ipotesi di incremento di circa il 10%. Si tratta di un traguardo raggiungibile, almeno stando ai primi riscontri che premiano gli arrivi anche dal Sud Italia grazie alla presenza di nuovi collegamenti diretti”. Attualmente l’Italia si posiziona al quarto posto per arrivi e al settimo per spesa media, con un’affluenza concentrata oltre che su Parigi anche su Disneyland e sulla Costa Azzurra.

Un altro grande tema è quello degli eventi sportivi come il Roland Garros o il Tour de France, “veri motori di crescita e di sviluppo con benefici effetti su tutti i territori attraversati”. Sempre fra i temi di punta della promozione, la rinnovata attenzione alla sostenibilità, che trova nello sviluppo del trasporto ferroviario un motore fondamentale. “A un anno e mezzo dalla frana nella Valle della Maurienne – chiude Lovato -, tornano tre corse giornaliere andata/ritorno a bordo dei treni Tgv Inoui di Sncf. Si tratta di un anticipo del piano di rafforzamento dei collegamenti transfrontalieri fra Francia e Italia” che, entro il 2027 e forte di un investimento di circa 800 milioni di euro, metterà in circolazione altri 15 nuovi treni operativi su Torino, Milano, Venezia e Napoli con 13 corse giornaliere a/r non dirette.

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