Il commento del direttore
Remo Vangelista
Troppi regolamenti stanno frenando la crescita del trasporto aereo nel Vecchio Continente. Lo ha affermato nei giorni scorsi Michael O’Leary, citando anche Francia, Germania e Uk come economie in forte sofferenza.
Il ceo di Ryanair ha aperto il nuovo anno con piglio deciso chiedendo a più riprese una revisione di quelle norme che in qualche modo frenano il business perché serve “tornare alla deregolamentazione e concentrarsi su politiche in grado di portare crescita”.
Una richiesta che arriva dopo la conferma del business plan Ryanair a lungo raggio che prevede l’ingresso in flotta di 350 aerei nei prossimi 10 anni. “In questa fase prevediamo di crescere da 200 a 300 milioni di passeggeri all’anno e questo incremento deve essere sostenuto da politiche orientate allo sviluppo da parte dei paesi europei”
O’Leary è poi tornato sul suo cavallo di battaglia delle tasse aeroportuali e comunali che frenano l’incremento delle attività. Argomento già discusso in modo diretto nello scorso dicembre, quando il management del vettore chiese al Governo italiano di revocare la decisione di aumentare le tasse sui passeggeri a partire dal 1 aprile 2025.
Ryanair, forte del suo dominio negli aeroporti italiani, prova a frenare l’aumento delle imposte e, tra non molto, giocherà anche sul possibile trasloco di aerei e rotte in altri Paesi a bassa tassazione. Insomma, siamo solo all’inizio.