Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non sparirà dai cieli subito, ma il suo destino è segnato e un altro pezzo di storia dell’aviazione civile andrà in soffitta. E nei deserti immensi occupati dai cimiteri degli aerei.
È stata segnata la sorte del mitico Boeing 747, la cui produzione è destinata a cessare a partire dal prossimo mese di settembre. Con un eccezione però: 6 esemplari all’anno derivanti da una commessa alla quale è impossibile dire di no, ovvero quella per gli Air Force One della presidenza Usa.
E determinare lo stop a uno dei modelli più usati per il lungo raggio, con oltre 1.500 esemplari realizzati, scrive Repubblica.it, l’eccesso di costi legati ai consumi, che lo rende completamente obsoleto e non concorrenziale rispetto agli aerei di nuova generazione.
Protagonista in molti film, il 747 è stato anche al centro di alcuni degli incidenti più clamorosi dell’aviazione commerciale, come l’attentato sopra Lockerbie o lo scontro sulla pista a Tenerife, li più disastroso di sempre. Per lui, invece, ora, solo un destino da cimelio.