Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un piano di rilancio in 4 pilastri, improntato alla totale rivisitazione del modello. Oltre all’avvio delle operazioni low cost, il secondo punto del progetto di rinascita di Alitalia guarda alla riduzione dei costi e all’aumento della redditività.
Se da un lato verrà ridotta la flotta a corto e medio raggio di circa 20 aeromobili, contestualmente verrà rimessa mano ai contratti con numerosi fornitori, per “avvicinare i costi a livelli paragonabili a quelli dei concorrenti”.
Le rinegoziazioni sono già in corso e stanno riguardando il leasing aereo, i gds, il catering e i servizi di assistenza a terra e in aeroporto.
Accanto a questo, verranno sviluppate nuove iniziative commerciali sfruttando gli investimenti in tecnologia, che negli ultimi due anni sono stati pari a 200 milioni di euro: “Ci consentiranno di sviluppare nuove modalità e canali di vendita, contribuendo alla crescita dei ricavi del 30% entro il 2019” dichiara l’a.d. Cramer Ball (nella foto). Le novità di Alitalia potrebbero quindi non essere finite qui. Ora resta l’incognita sul finanziamento del progetto.