Il commento del direttore
Remo Vangelista
Arriva una nuova data per l’inaugurazione dell’aeroporto di Berlino Brandeburgo, la cui storia fatta di continui rinvii dell’apertura (la prima inizialmente fissata per giugno 2012) ha riempito le cronache degli ultimi anni e non solo in Germania. Ma emergono nuovi problemi.
Per l’aeroporto che dovrebbe sostituire gli attuali Tegel e Schoenefeld è stata infatti fissata la data del mese di ottobre del 2020, ma un reportage della tedesca Bild nei giorni scorsi ha fatto emergere che per potere arrivare a questo traguardo servono altri soldi: un miliardo di euro. Una cifra che va ad aggiungersi ai numerosi miliardi già bruciati in questi anni nel tentativo di tappare tutte le falle emerse dopo lo stop all’apertura.
Questa somma dovrebbe coprire le perdite che la società a registrare ogni mese per la mancata operatività e per finanziare nuovi interventi indispensabili. Secondo il giornale, i soci sarebbero al momento disposti a tirare fuori solo 400 milioni, mentre sulla restante cifra non ci sarebbe alcun accordo.
E intanto riemerge un altro problema di cui al momento non sembra esserci alcuna soluzione, se non il mantenimento in attività di un secondo scalo, ovvero quello di Tegel. Il progetto di Brandeburgo infatti, prevede un traffico da 27 milioni di pax. Sei in meno di quanti ne sono stati movimentati a Berlino in tutto il 2017.
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