Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Serve una legislazione specifica Ue per tutelare i passeggeri dai fallimenti delle compagnie aeree”. Questa la dura presa di posizione con cui l’Ectaa apre il 2018, dopo un anno caratterizzato dal fallimento di tre vettori che hanno lasciato, di fatto, senza protezione oltre un milione di passeggeri prenotati.
Ectaa fa riferimento, nella sua nota, ai fallimenti di airberlin, Monarch Airlines e Niki, per i quali, dice l’associazione “le attuali regole della Ue non hanno funzionato”. Il regolamento a cui si fa riferimento per i casi di insolvenza in Europa è infatti il numero 261 del 2004, che, secondo le agenzie di viaggi e i t.o. è ormai desueto e non offre le opportune garanzie, perché non tiene conto della attuale fragilità del sistema dei vettori.
“È necessario – scrive Ectaa in una nota – introdurre un meccanismo obbligatorio a carico delle compagnie aeree che protegga i passeggeri in caso di fallimento, il cui costo sia inserito nel prezzo del biglietto. Questo meccanismo protettivo dovrebbe essere applicato alle compagnie Ue e il più possibile anche a quelle extra-Ue per tutti i biglietti venduti all’interno del Continente”.