Non solo Ryanair:se le ancillary conquistano anche le major

Il modello Ryanair (o Southwest che dir si voglia) ha ormai conquistato il mondo e le ancillary revenue, i servizi extra a pagamento, si sono ormai affermati come voce stabile nei bilanci di tutte le compagnie aeree, rappresentando, almeno in Europa, quasi il 10 per cento del fatturato totale.

È quanto emerge dal rapporto annuale CarTrawler Global Statistics of a la Carte Revenue realizzato in collaborazione con IdeaWorks, il primo effettuato riuscendo a utilizzare i dati di ben 184 compagnie aeree. Il valore totale delle ancillary oggi è pari a 57 miliardi di dollari, più del triplo di quanto raggiunto nel 2010. Un segno di come i servizi a pagamento vengono sempre più utilizzati da tutti i vettori sotto diverse forme, dal wi fi a bordo al bagaglio a pagamento passando per l’imbarco prioritario.

Il dominio europeo
Se la voce più utilizzata è quella del bagaglio in stiva, 23,6 miliardi di dollari, a livello di area geografica il Vecchio Continente domina la classifica con quasi 20 miliardi, contro i 15,8 di Asia-Pacifico e i 14,8 del Nord America. “Che sia una compagnia globale come Emirates – evidenzia il chief commercial di CarTrawler Aileen McCormack - oppure maestri delle ancillary come AirAsia o Ryanair oppure ancora vettori tradizionali come Tap, tutti stanno diventando retailer sempre più raffinati per incoraggiare i clienti a spendere di più e aumentare gli introiti”.

Non è un caso che sul podio delle compagnie più prolifiche in tal senso area per area compaiano nomi come Air France-Klm insieme a easyJet, Latam, la già citata Emirates; fino ad arrivare al Nord America dove sul podio ci sono tre major: American, United, Delta.

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