Il commento del direttore
Remo Vangelista
Ci potrebbe essere la Cina nel futuro di Alitalia. Ma “niente idee tipo Air France o Etihad 2.0”, sottolinea il sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci. Se il modello è ancora da definire, quello che è chiaro è che il Governo sta cercando soluzioni per la compagnia tricolore anche nel Paese del Dragone. L’esecutivo, come riporta corriere.it, starebbe testando l’interesse di due player cinesi, uno dei quali sarebbe la compagnia di bandiera Air China.
In realtà, la ‘campagna cinese’ del sottosegretario, attualmente a Pechino, non riguarda solo Alitalia: come afferma il portale del quotidiano, il Governo è a caccia di investimenti per tutto il sistema Italia.
Tra i temi in agenda per il dicastero dello Sviluppo economico, c’è sicuramente il dossier della compagnia aerea. Che, in un’ottica più ampia, diventa una delle pedine da giocare nell’insieme degli accordi che saranno stipulati tra Roma e Pechino.
Tutte le strade aperte
Per l’eventuale partner cinese, l’unico limite è il famoso 49% massimo delle azioni di Alitalia, ovvero il tetto imposto dalle normative europee.
Anche perché, nel frattempo, il ceo di easyJet Johan Lundgren ha ribadito l’interesse del vettore arancione per le operazioni corto raggio. Senza contare che resta ancora aperta l'ipotesi di un'allenza con le Ferrovie dello Stato.
Di fatto, dunque, restano ancora aperte diverse strade per il futuro di Alitalia.