Alitalia e quel destino incrociato con Carlo Toto e la sua AirOne

Tornano a incrociarsi dopo meno di dieci anni i destini della famiglia Toto e Alitalia. Anche se il precedente non si era chiuso nel migliore dei modi e le carte bollate e le vicende giudiziarie si sono protratte a lungo.

Correva l’anno 2008 quando sotto la regia di Banca Intesa il trasporto aereo italiano assisteva a una delle operazioni più clamorose e discusse, ovvero la fusione di Alitalia con la ‘creatura’ di Carlo Toto, ovvero AirOne. Una maxi operazione del valore di oltre un miliardo se si somma la valutazione della compagnia, 450 milioni, e i suoi debiti, 600, presi in carico da Az.

L’anno dopo parte poi l’avventura dei capitani coraggiosi, che salvano Az creando la newco Alitalia Cai: Carlo Toto c’è e diventa socio investendo 60 milioni. Ma lo stesso Toto è al contempo fornitore attraverso la sua società di leasing di aerei: giri d’affari da centinaia di milioni di euro intorno ai quali poi, dopo l’uscita di scena di Toto, si apriranno le dispute giudiziarie.

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