Il commento del direttore
Remo Vangelista
Tour con partenze a date fisse, circa una alla settimana, e il supporto di una guida parlante italiano. Questa la formula con cui Originaltour declina il suo Uzbekistan, una meta emergente che gli italiani stanno iniziando a scoprire facilitati anche dall’abolizione del visto d’ingresso a partire dallo scorso gennaio.
Gli itinerari dell’operatore, che si effettuano fino a ottobre, consentono di scoprire alcune delle località della Via della Seta come la più famosa, Samarcanda, ma anche Bukhara con le sue architetture islamiche, la capitale Tashkent e Khiva, chiamata anche la città-museo a cielo aperto.
Deserti e antiche civiltà
“Un Paese molto vario - spiega Loredana Arcangeli, direttore generale di Originaltour -, un crocevia di civiltà che alterna alcune delle più belle architetture islamiche con steppe sconfinate e deserti”.
Nel corso degli itinerari proposti da Originaltour, infatti, si attraversa anche un parte del Kyzylkum, conosciuto come ‘Sabbie Rosse’, il deserto più grande dell’Asia Centrale, mentre tra le esperienze insolite il t.o. propone la visita alla necropoli di di Shakhi Zinda, ricca di mausolei di diverse epoche storiche.
Un Paese antico, dunque, che però sta rinnovando la propria immagine proprio per far leva sui potenziali turisti. Di recente, ad esempio, è stata ultimata la linea ferroviaria ad alta velocità tra Tashkent, Samarcanda e Bukhara, linea che sarà utilizzata anche dai clienti dell’operatore.