Il commento del direttore
Remo Vangelista
Moby si appresta a cedere due delle sue navi più moderne a una società danese. La compagnia di navigazione ha siglato un accordo con Dfds per la concessione di Moby Aki e Moby Wonder (rispettivamente del 2005 e del 2001), in cambio di due navi ro-pax più datate King Seaways (1987) e Princess Seaways (1986).
L’accordo giunge dopo un 2018 che ha visto la compagnia del gruppo Onorato perdere 62,6 milioni di euro e registrare un calo dell’Ebitda da 131,6 milioni a 47,5 milioni.
Il gruppo è in difficoltà, con, riporta ilsole24ore.com, un’esposizione finanziaria con gli istituti di credito di 160 milioni di euro, dopo la rinegoziazione del debito, e molti nodi da sciogliere: uno su tutti quello dei bond da 300 milioni di euro con scadenza 2023 e interessi al 7,75%.
L'operazione potrebbe non bastare
La cessione delle navi potrebbe non bastare. Secondo un’analisi effettuata dalla società specializzata nel monitoraggio del merito di credito Stifel, riportata sul quotidiano, l’operazione “genererà un significativo capital gain nel 2019, ma con un merito di credito a nostro avviso negativo”. Nonostante l’incasso repentino, la cessione di navi più moderne potrà penalizzare l’azienda, impattando sulla capacità di rilancio.