Il commento del direttore
Remo Vangelista
Prima l’annuncio della sospensione della produzione del B737 Max, poi le dimissioni del ceo Dennis Muilenburg, e infine il cambio di posizione sull’addestramento dei piloti. Boeing continua la sua affannosa ricerca di consensi ammorbidendo la posizione sulla preparazione dei piloti che saranno assegnati ai B737 Max quando gli aerei ritorneranno a volare.
La società ha infatti appena annunciato che raccomanderà alle compagnie aeree di far addestrare i piloti anche sui simulatori di volo; una dichiarazione opposta a quella ufficiale, dal momento he la Boeing aveva sempre sostenuto che l’addestramento basato sul computer (circa un'ora di corso su un tablet) era sufficiente.
La fiducia del pubblico
In base a quanto riportato da Skift, che a sua volta cita un articolo della Associated Press, il ceo ad interim dell’azienda, Greg Smith, ha dichiarato che la decisione deriva dalla necessità di recuperare la fiducia del pubblico e delle compagnie aeree nel modello Max. L’anno scorso un comitato consultivo tecnico della Faa si era schierato con Boeing nel sostenere che fosse sufficiente solo una formazione virtuale dei piloti. Tuttavia a far pressione per rafforzare l’addestramento sono state le stesse famiglie delle vittime, sostenendo che i piloti debbano sperimentare in un simulatore in che cosa il Max differisca dalle versioni precedenti del 737 prima di far volare i passeggeri.
Possibili ulteriori ritardi
Non si sa se questa decisione potrà ritardare ulteriormente il ritorno in pista dei velivoli, il cu blocco sta già costando alla Boeing miliardi di dollari. In ogni caso la decisione finale sulla natura della formazione spetterà alle autorità di regolamentazione, compresa la Federal Aviation Administration. Sembra però che Boeing abbia offerto alla Southwest Airlines uno sconto di un milione di dollari ad aereo se il vettore dovesse decidere di addestrare i suoi quasi 10mila piloti in simulatori prima di pilotare il Max.