Il commento del direttore
Remo Vangelista
easyJet prepara la zampata sull’Italia? Quest’anno sarà senza ombra di dubbi la seconda forza in termini di passeggeri sulla Penisola, con 33 aerei basati sui nostri aeroporti (24 dei quali nella storica base di Malpensa); ma i vertici della compagnia low cost puntano evidentemente a qualcosa di più, sfruttando anche gli inevitabili movimenti che ci saranno in caso di vendita di Ita Airways.
L'incontro
È stato questo uno dei temi trattati dal ceo Johan Lundgren, sceso a Roma per incontrare il Governo nelle persone dei ministri Garavaglia, Giorgetti e Giovannini ed esporre alcune richieste della compagnia, intenzionata ad alzare il tiro e a offrire all’Italia nuove opportunità in particolare sul fronte del turismo. Tema che ha spinto il manager ha chiedere un cambio di passo sulle restrizioni, seguendo l’esempio di Francia, Spagna o Gran Bretagna, per non correre il rischio di rimanere indietro nella ripresa dei flussi.
Nell’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, però, Lundgren ha anche specificato che uno dei principali obiettivi del dialogo è stato quello degli slot di Linate, ai quali easyJet ambisce perché “l’eventuale accordo con Lufthansa di Ita avrebbe come conseguenza la riduzione dei voli verso alcune mete dell’Unione Europea”; mete che easyJet sarebbe invece pronta a collegare.
Forza lavoro
Altro punto offerto come garanzia la volontà di volere assumere nuovo personale anche in Italia, dopo avere mantenuto intatta la forza di 1.500 dipendenti grazie allo strumento della flessibilità. Mentre su un punto Lundgren non cambia idea: “Non siamo interessati all’acquisizione di Ita Airways”.