Il commento del direttore
Remo Vangelista
E del 50 per cento in media la copertura che al momento hanno le compagnie aeree relativamente al carburante per l’anno in corso. L’attività svolta sul fuel hedge nei mesi scorsi da parte dei big del Vecchio Continente, sia major sia low cost, starebbe infatti mitigando gli effetti del caro carburante, anche se nell’analisi effettuata da Barclays non si esclude comunque un aumento del prezzo dei biglietti stimati in circa il 5 per cento.
Secondo quanto riportato da Preferente, allo stato attuale la compagnia aerea messa meglio sarebbe Ryanair che, tramite il fuel hedge, riuscirebbe a coprire l’80 per cento delle proprie necessità di carburante- evitando così ampiamente l’aumento dei costi in attesa di un calmieramento. Per quanto riguarda i grandi gruppi Lufthansa si attesterebbe al 65 per cento contro il 60 di Iag, a cui fanno capo British, Iberia, Vueling e Aer Lingus. Solo il 50 per cento delle risorse invece per Air France-Klm così come per easyJet, mentre Wizz Air sarebbe tra il 40 e il 50 per cento ma solo per i prossimi 4 mesi, con un rischio molto alto per i mesi con la domanda più alta, luglio e agosto.