Msc al salvataggio di Moby e Tirrenia: il gruppo di Aponte entra nell’azionariato

Un colpo di scena sul filo del rasoio. A pochi giorni dalla scadenza cruciale per il destino di Moby arriva la provvidenziale manovra della famiglia Aponte: il gruppo Msc entra nell’azionariato di Moby con un aumento di capitale. L’accordo raggiunto tra la famiglia Aponte e la famiglia Onorato, come riporta una nota diramata dalla compagnia di traghetti, è finalizzata a un aumento di capitale da parte di Msc, finalizzato a saldare Tirrenia (in amministrazione straordinaria) “per consentire l’immediato risanamento del gruppo Moby”. Msc, si precisa ancora, “entrerà in Moby con una partecipazione di minoranza”.

La data cruciale
Come accennato, l’accordo arriva pochi giorni prima della fine del mese, termine entro il quale è necessario trovare un accordo con i creditori esposti con Moby-Tirrenia.

Di fatto un patto tra concorrenti, dal momento che Msc controlla anche Grandi Navi Veloci, che opera sempre nel settore dei traghetti. E per il gruppo della famiglia Aponte l'operazione Moby rappresenta di fatto l'ennesimo 'colpo di mercato' degli ultimi anni.

Il debito complessivo della compagnia, come riporta corriere.it, è di 640 milioni di euro, mentre gli obbligazionisti detengono complessivamente un bond da 300 milioni. Soprattutto tra i dipendenti soffiava già aria di fallimento, tanto che i lavoratori si erano già mobilitati con iniziative e manifestazioni. L’intervento sul filo di lana di Msc invece cambia completamente le prospettive, ridando un futuro a Moby e Tirrenia. F. Z.

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