Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non è stato risparmiato quasi nessuno finora. Chi come rumors, chi per interessamenti concreti, che ancora per opportunità di crescita nel mercato. Eppure sul ventilato consolidamento nel trasporto aereo in Europa si è parlato tanto ma non si è visto praticamente ancora nulla.
Il tema era già all’ordine del giorno prima della pandemia come necessità in un mercato ancora frammentato, al contrario di quello americano dove dopo il Duemila si sono formate le grandi major e gli attori del low cost. Con l’avvento del Covid il tema delle possibili acquisizioni da parte dei vari Lufthansa, Air France-Klm, Iag era diventato all’ordine del giorno di fronte a realtà che faticavano a sopravvivere.
I tentativi
Anche nel mercato low cost si era assistito a un tentativo di colpo groppo, con l’offerta Wizz Air per easyJet mai andata in porto, mentre sull’altro fronte l’assalto di Lufthansa, insieme a Msc, a Ita Airways per ora non è riuscito a concretizzarsi. Non va poi dimenticata la questione Tap, la cui privatizzazione sembrava imminente con Lufthansa o Air France-Klm in prima fila. Ma anche in questo caso nulla di fatto. Così come si teme che un nulla di fatto si celi dietro le speculazioni in merito a un interessamento del gruppo che controlla British e Iberia nei confronti di easyJet.
Facendo un paragone scacchistico la situazione sembra di essere in completo stallo. Anche se si sa bene che dietro ai rumors e alle illazioni per operazioni di questo tipo ci sono sempre movimenti reali. Forse serve solo del tempo.