Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il trasporto aereo è un'industria coriacea e uscirà dalla situazione attuale di difficoltà. Questo il dato principale che emerge dall'analisi di David Jarach docente all'università Bocconi, nonché presidente di 'diciottofebbraio Aviation Advisory', condotta per Carlson Wagonlit Travel. "Il trasporto aereo ha fronteggiato diverse crisi negli ultimi anni - spiega Jarach -, ne uscirà anche da questa. Gli Stati Uniti, i primi ad entrare in recessione saranno i primi ad uscirne, stando alle stime già dalla seconda metà del 2009". Parlando di stime, la Iata prevede per quest'anno un calo dei ricavi pari a 36 miliardi di dollari, per un giro d'affari che si arresterà a quota 500 miliardi. E proprio i vettori d'Oltreoceano hanno iniziato ad adottare diversi sistemi per risollevarsi, guardando alle strategie delle compagnie low-cost. Ovvero, offrendo praticamente solo il posto sull'aereo e mettendo tutti i servizi aggiungivi 'on-demand'. "Paga bene la creatività - prosegue Jarach -, l'esperimento Usa pare possa dare frutti positivi, dal catering al bagaglio passando per servizi a terra, tutti a pagamento. Il lato positivo è che i servizi 'à la carte' non impattano negativamente sulla richiesta". Per United Airlines, ad esempio, i ricavi ancillari potrebbo procurare ricavi nel 2009 tra i 400 e i 500 milioni di dollari - segue -
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