Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Il turismo è un’attività che non si può svolgere da remoto e quindi, una volta passata la pandemia, la ripresa sarà molto veloce”: Marco Coppola, presidente di Federalberghi Extra, è fiducioso sulla capacità del sistema di rialzare la testa. “Non credo – aggiunge – che l’extralberghiero ne uscirà ridimensionato, probabilmente avremo una filiera più professionale”.
Non tutti, però, hanno reagito allo stesso modo all’azzeramento del mercato, come riporta Hotelmag. “Alcuni hanno riconsegnato le licenze, altri, per avere redditi più bassi ma sicuri, hanno ripiegato sugli affitti a medio/lungo termine – precisa Coppola -. Ma in genere, coloro che svolgevano quest’attività in forma imprenditoriale hanno tenuto duro, hanno cercato prima di tutto di tagliare i costi, hanno rinegoziato i canoni d’affitto laddove possibile e cercato nuove strade”.
Quello che, del resto, ha fatto anche Coppola con la sua struttura nel centro di Roma: “Ad aprile ho stipulato una convenzione con l’ospedale Umberto I per assicurare stanze gratuite al personale medico; da ottobre, invece, ho lanciato nuovi servizi di co-working per i locali e cercato di puntare ancora di più sul bar”.
Ma il presidente di Federalberghi Extra interviene anche sulla questione dei b&b che ospitano clienti in quarantena. “Sul fenomeno occorre fare delle distinzioni: un conto è permettere alle persone di isolarsi dalla famiglia in caso di quarantena preventiva, un altro, invece, è ospitare positivi al Covid. In questo caso – conclude – parliamo di strutture che operano in convenzione con le Regioni e che garantiscono servizi, come, ad esempio, il portierato h24, che l’extralberghiero in genere non offre”