Il commento del direttore
Remo Vangelista
Diventare green è ormai un imperativo per il mondo dell’ospitalità, e l’obiettivo degli albergatori è fare sempre di più per ridurre l’impatto ambientale delle loro strutture. Un diktat che si riflette, tuttavia, positivamente sul piano economico.
Secondo un nuovo studio pubblicato da Mews (azienda di prodotti e soluzioni informatiche per l’hospitality), il taglio dei rifiuti va di pari passo con il risparmio, mentre la domanda di viaggi ecologici tra gli ospiti continua ad aumentare.
Sette aere di intervento
Il report “The Green Hotel of the Future” elenca, quindi, sette aree chiave su cui agire per diventare più sostenibili senza apportare drastiche modifiche agli alberghi: Carta; Efficienza energetica e idrica; Plastica monouso e altri rifiuti; Cibo e bevande; Prodotti ecologici; Sostenere le buone cause; Certificazioni.
Su tutte, come indica Mews, una rilevanza particolare avrebbe il food&beverage, da cui verrebbe generato un notevole spreco alimentare: “La colazione a buffet è uno dei maggiori colpevoli - osserva il report -. Passare, quindi, a un sistema basato sugli ordini contribuirebbe a ridurre gli sprechi. Non da ultimo è importante chiedersi da dove arriva il cibo che si serve, cioè se i fornitori sono locali e sostenibili e se forniscono prodotti più freschi, che abbiano richiesto meno Co2 per essere trasportati”.