Il commento del direttore
Remo Vangelista
Sarà di 4,33 miliardi di euro il giro d’affari generato dai 9,3 milioni di italiani che si metteranno in viaggio in occasione del ponte del 25 aprile. Un segnale importante per il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca (nella foto): “A giudicare dai nostri dati - commenta - siamo felici di poter constatare che i milioni di italiani partiti per le festività di Pasqua non sono stati un abbaglio. Non è episodica in sostanza la scelta di viaggiare, si torna invece a programmare una vacanza a stretto giro anche in occasione del ponte del 25 aprile”.
Città d'arte le mete preferite
Un’analisi, la sua, in linea con i risultati dell’indagine effettuata dalla Acs Marketing Solutions per conto della Federalberghi, da cui risulta che circa il 92% del campione preso in esame resterà in Italia e le città d’arte saranno le destinazioni preferite, con uno share del 31%. A seguire il mare (22,6%), la montagna (19,8%), le terme e i laghi. “In occasione del ponte pasquale - aggiunge Bocca - una città come Venezia ha registrato la presenza di 130mila visitatori al giorno. Con la festa della Liberazione altre città d’arte avranno il loro riscatto. Io credo che ci si debba emozionare di fronte ad una situazione che fino a poco tempo fa, a causa della pandemia, sembrava irraggiungibile”.
La scelta ricade sugli alberghi
Altro dato incoraggiante è che l’alloggio preferito dai viaggiatori per il ponte del 25 aprile sarà l’albergo con il 34,1% delle scelte, un tasso che sorpassa quello del 22,5% di chi sceglie le case di parenti e amici. “È un segnale importante per noi - sottolinea Bocca -: significa che siamo nella direzione giusta e che gli alberghi vengono percepiti come luoghi di totale sicurezza”.
A optare per il bed & breakfast sarà il 15,9% di italiani in viaggio, mentre il 12,4% si recherà nelle case di proprietà. La vacanza avrà una durata media di 3,2 notti e la spesa media pro capite sarà di 466 euro. “La speranza per noi – conclude il presidente degli albergatori italiani – è che si possa ridurre drasticamente la percentuale di nostri concittadini che non andranno in vacanza per motivi economici (39,9%). La vacanza deve tornare a essere accessibile a tutti”.