Il commento del direttore
Remo Vangelista
L'impennata dei prezzi non risparmia gli affitti brevi. Con le tariffe che corrono a Roma e Firenze, anche per effetto della riduzione dell'offerta. Ma non solo: la loro parte lo fanno ovviamente anche tutte le normative introdotte nel 2023 che avevano proprio come obiettivo ridurre il 'vantaggio competitivo' degli affitti turistici rispetto all'alberghiero.
Il Sole 24 Ore ha tradotto questa tendenza in cifre: Roma e Firenze hanno fatto segnare il maggiore aumento delle tariffe rispetto al 2019, con un +60%. Ma la palma di meta italiana più cara spetta a Venezia, con una media giornaliera pari a 209,63 euro.
La disponibilità
Sul fronte dell'offerta, le uniche città in cui gli annunci sono tornati ai livelli pre-Covid sono Torino e Milano.
Parlando in termini assoluti, invece, la città con più alloggi disponibili è Roma, che cresce rispetto al 2022 ma resta comunque indietro rispetto al 2019 e tocca quota 22.080. A Milano l'offerta è aumentata del 48% anno su anno e +5% rispetto al 2019. A Torino l'aumento rispetto al pre-pandemia è stato addirittura del 22%.