Marriott, rivisti
al ribasso i conti
degli hotel cinesi

Il grande rimbalzo del turismo cinese del dopo Covid sembra inizi a mostrare segnali di ridimensionamento. “Il revenge travel dopo la riapertura del Paese, un anno fa, è un fenomeno che si sta sgonfiando - sostiene il presidente e ceo di Marriott International, Tony Capuano - e la riprova è nei conti del nostro gruppo. Se, infatti, su scala globale sono buoni, l’unica eccezione è la Cina continentale, dove il fatturato per camera disponibile è sceso di circa 4 punti percentuali nel trimestre. Le pressioni macroeconomiche hanno dunque portato a un indebolimento della domanda interna”.

La Cina è il secondo mercato più grande per Marriott; è chiaro, quindi, che un suo rallentamento ha enormi ripercussioni sui conti del colosso dell’hospitality, tanto che il gruppo si trova a dover “rivedere al ribasso di 3 o 4 punti percentuali le prospettive di revPar per l’intero anno, “in gran parte proprio a causa delle debolezze della Cina continentale”.

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