Nuovo piano bus di Roma, nasce il Comitato del no

“Una scelta che può rivelarsi fatale”. Non usano mezzi termini i membri del Comitato permanente delle associazioni di settore per definire l’ipotesi del Comune di Roma di aumentare le tariffe e vietare o disincentivare l’accesso dei bus turistici al centro città.

Il Comitato è nato dall’unione di rappresentanti delle associazioni di imprese di trasporto turistico con autobus, prima fra tutte Anav, oltre che da Fiavet e Federalberghi ed esprime tutta la sua contrarietà al progetto: “Non si può chiedere ai turisti di utilizzare i mezzi di trasporto pubblico per muoversi all’interno della città e raggiungere i siti di interesse - spiega nella sua nota -: le carenze del servizio di trasporto pubblico a Roma sono ampiamente note, e non superabili nel breve volgere di qualche mese”.

"Danni economici e di immagine"
Circa 8mila gli operatori della filiera, che temono un sensibile calo dei flussi turistici, con gravissimi danni economici sia per l’industria turistica e l’occupazione, sia per l’immagine stessa della Capitale.

Il Comitato ricorda, infatti, come nonostante il Giubileo il rilancio della città quale meta turistica di richiamo internazionale sia ancora di là da venire: “Non si possono commettere errori - aggiunge -, la crisi economica non è superata e pesa sui bilanci degli operatori: eventuali modifiche al piano bus devono essere dirette a incentivare e non a ostacolare i flussi turistici”.

Come reazione al nuovo piano bus il Comitato ha chiesto un incontro alle istituzioni per avviare un confronto sulla mobilità turistica a Roma.

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