Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non è ancora stato inaugurato, ma ha già progetti ambiziosi. Fico Eataly World, il più grande parco agroalimentare del mondo che verrà inaugurato dal premier Gentiloni il prossimo 15 novembre a Bologna, ha già dichiarato i propri obiettivi numerici: 4 milioni di visitatori nel primo anno di vita, fino a raggiungere i 6 milioni il terzo, di cui due rappresentati da visitatori stranieri.
Gli ingressi quotidiani dovrebbero oscillare dagli 11 ai 16mila, ipotizzando una spesa media a testa di 20.22 euro in tre ore di permanenza tra stalle, orti, arene e mense. “Qui - spiega a Repubblica Tiziana Primori, amministratore delegato di Eataly World - sono rappresentati più di 150 imprenditori di tutta Italia, tantissimi dialetti messi assieme. È il recupero dell’identità nella diversità”.
L’idea è di mostrare tutto il processo - tranne la macellazione - delle principali sei filiere produttive, dal campo o dal cortile fino al piatto: carne, uva e pesce; lattiero-casearia; cereali; ortofrutticola e conserte; bevande e condimenti; dolce. Quaranta laboratori artigiani consentiranno di seguire la lavorazione di pasta, formaggi, salumi e altre specialità della gastronomia italiana.
Realizzato in quattro anni, Fico Eataly World ha battuto sul tempo Lione, che riuscirà ad aprire solo nel 2019 la sua Cité Internationale de la Gastronomie.