Il commento del direttore
Remo Vangelista
Non conosce crisi e continua a crescere a ritmi serrati: il segmento lusso si conferma un'opportunità che l'industria dei viaggi italiana non può più ignorare.
Dal palco del BizTravel Forum Luca Patanè, presidente del Gruppo Uvet, lancia un appello al settore: "Dobbiamo avere unione di intenti e fare un lavoro sinergico: chi lavora sul cliente, chi sulla promozione, chi sulle strutture, per creare un prodotto che sia spendibile".
Italia in cima ai desideri
L'Italia, "che è il Paese con più giacimenti al mondo" come ricorda Gaddo della Gherardesca, presidente dell'associazione Dimore Storiche Italiane, è in cima ai desiderata dei clienti top level. E il futuro ha tinte rosee visto che, avverte Magda Antonioli Corigliano, responsabile del master in Economia del Turismo dell'Università Bocconi, "nei prossimi dieci anni la crescita del settore a livello mondiale sarà del 6,5% annuo, con nuovi ricchi dalla Cina in aumento del 13%".
Cosa cercano i big spender
Come attirare quindi i clienti top di gamma in Italia? Ettore Sarzi, presidente di Skorpion Travel, non ha dubbi: "Il cliente altospendente vuole assistenza totale e privacy garantita". Garantire risposte 365 giorni l'anno h 24, conoscere benissimo il prodotto e "coltivare le relazioni interpersonali con le strutture" fa la differenza.
Tanto più che, aggiunge Massimo Furbini, ceo di ContactLab, "l'80 per cento degli scontrini di lusso sono nominativi, quindi possiamo sapere chi compra e dove e agire di conseguenza".
Oriana Davini