Il commento del direttore
Remo Vangelista
“È la fine dell’abusivismo nel settore extralberghiero”. Queste le parole con cui Rocco Salamone, presidente dell’associazione degli albergatori milanesi di Confesercenti - Atr, saluta l’entrata in vigore in Lombardia, a partire dal primo novembre, del Cir.
Il codice identificativo diventa obbligatorio
Il codice identificativo di riferimento, obbligatorio e differente per ogni unità abitativa, andrà pubblicato all’interno degli annunci, sia su carta che su piattaforme digitali, e chi non lo farà potrà incorrere in una sanzione pecuniaria da 500 a 2500 euro per ogni attività pubblicizzata.
“L’obbligatorietà del Cir - aggiunge Salamone - potrà garantire che l’appartamento è stato regolarmente segnalato al comune di competenza assolvendo gli obblighi di legge quali il rispetto delle dotazioni minime obbligatorie previste, una destinazione d’uso compatibile con l’attività svolta e la presenza di un’assicurazione per i rischi derivanti da responsabilità civile. Per questo costituirà una garanzia per il turista”.
I dati dell'ospite vanno comunicati
Il codice Cir verrà rilasciato da Regione Lombardia in seguito alla presentazione allo sportello Suap del Comune di riferimento della Scia, la dichiarazione di inizio attività, obbligatoria per un appartamento dato in locazione temporanea. Una pratica burocratica che ha anche risvolti importanti in ambito di sicurezza: chi dichiara l’inizio di un’attività di ospitalità dovrà poi impegnarsi anche alla comunicazione dei dati dell’ospite in Questura e alla comunicazione dei dati statistici relativi agli ospiti (provenienza e durata del soggiorno) con cadenza mensile.
Lo sportello informazioni
“Non siamo contrari alla ricettività alternativa – precisa Rocco Salamone –. Anzi: mettiamo a disposizione di chi vuole mettersi in regola il nostro sportello informazioni, normalmente riservato agli associati. I proprietari possono scrivere all’indirizzo email segreteria@atrmilano.it per avere le informazioni utili per ottenere il codice Cir”.