Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un viaggio in Italia sull’onda delle stelle delle Guida Michelin 2019 dovrebbe prevedere 367 tappe: tanti sono infatti i ristoranti stellati che punteggiano la Penisola, che, con la presentazione della nuova guida, diventa il secondo Paese al mondo per numero di locali premiati.
Fra le novità della nuova edizione della bibbia dei gourmet, il 10° tre stelle italiano, l’Uliassi di Senigallia, nella Marche.
Le nuove stelle italiane
Sono 29, invece, le nuove stelle: Antonino Cannavacciuolo ne prende una sia al suo bistrot di Torino che in quello di Novara. Diventano stellati inoltre: a Porto Cervo, Confusion Lounge, Italo Basso; a Catania, Sapio di Alessandro Ingiulla; a Taormina, Saint George by Heinz Beck con lo chef Giovanni Solofra; a Santa Cristina d’Aspromonte, Quafiz di Antonino ‘Nino’ Rossi; a Savelletri, in Puglia, Due Camini, chef Domingo Sghingaro; a Lecce, Bros, Floriano Pellegrino e Isabella Potì; a Bacoli, in Campania, Caracol, chef Angelo Carannante; a Matera, Vitantonio Lombardo col locale che porta il suo nome; a Caggiano, sempre in Campania, la Locanda Severino, di Giuseppe Misuriello; a Vitorchiano, nel Lazio, Casa Iozzia, chef Lorenzo Iozzia; a Viterbo, Danilo Ciavattini del locale omonimo; a Roma, il Moma con Andrea Pasqualucci; a Cerbaia, in Toscana, La Tenda Rossa con Maria Probst e Cristian Santandrea.
Il giovane chef Michelin 2019 è, invece, Emanuele Petrosino, classe 1986, del ristorante I Portici di Bologna.
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