Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’anno scorso era l’Emilia Romagna, quest’anno è Bari a ricavarsi un posto nella classifica Best in Europe 2019 di Lonely Planet. Il capoluogo pugliese si aggiudica il quinto posto perché, si legge nella motivazione riportata da Repubblica.it, “dalla città portuale un tempo malridotta, che sorge sul tallone d’Achille italiano, si gode la rinascita avvenuta nel corso di un decennio”.
Lonely Planet ne celebra infatti la rinascita del centro storico. “Il rinnovato centro storico è il cuore, i negozi chiusi sono diventati ristoranti a conduzione familiare dove le nonne cucinano piatti di orecchiette in graziose piazze”.
La trasformazione va però “oltre la pura estetica - continua Lonely Planet -, perché sono stati riaperti anche gli spazi culturali, dall’elegante Teatro Piccinni agli storici alberghi, già destinati all’oblio, come l’Oriente, senza dimenticare il Teatro Margherita, costruito su palafitte in stile art nouveau, oggi riadattato a straordinario spazio artistico. Grazie ad una vivace vita notturna, all’aumento della sicurezza per le strade e alle spiagge più pulite, Bari sta tornando alla ribalta”.
Il resto della classifica
Bari è l’unica città italiana a comparire nella lista. Il primo posto è della località montana di Alta Tatra, in Slovacchia. Seguono sul podio Madrid e l’Artic Coast Way (Islanda). Mentre precede Bari, in quarta posizione, Pocitelj, in Bosnia Erzegovina.
Al sesto posto le isole Shetland, in Scozia; seguite da Lione e il Liechtenstein Trail. Chiudono Vevey, in Svizzera, e l’Istria.