Il commento del direttore
Remo Vangelista
Per fortuna nessuna vittima, ma solo tanta paura. Dopo l’eruzione del 3 luglio lo Stromboli ha ricominciato a far sentire la sua voce oggi, poco dopo mezzogiorno, con un’esplosione preceduta da un forte boato che ha terrorizzato i turisti, rifugiatisi nella chiesa di San Vincenzo.
Sull’isola è in atto una pioggia di cenere e materiali lavici. “Stiamo ancora analizzando i dati - riferiscono a ilmessaggero.it gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia -, ma al momento non abbaino segnalazioni di danni”. Poco si può fare per prevenire episodi come questo perché esplosioni come quella di oggi, chiamate parossistiche, sono sporadiche e “non hanno fenomeni precursori”.
Resta comunque il fatto che lo Stromboli è un vulcano in attività persistente: la presenza di un rischio vulcanico è, quindi, sempre costante.