Il commento del direttore
Remo Vangelista
La crisi economico finanziaria della ricettività romana non è ancora superata. A mettere a fuoco le difficoltà del settore è stato il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, in occasione dell’Albergatore Day.
“La mancanza di visitatori dei primi 3 mesi, l’aumento esponenziale dei costi di energia, materie prime e servizi, e la perdurante chiusura di una larga fetta di mercati hanno fatto sì che i dati di fatturato si siano chiusi per il terzo anno di seguito in passivo in termini di redditività” ha spiegato Roscioli.
Ancora hotel chiusi
Oggi dei 1.200 che alberghi che animavano la Capitale ne restano chiusi ancora un centinaio. I lavoratori del settore sono il 24% in meno rispetto al 2019, mentre l’occupazione annua di camere si è attestata al 57,9%, contro il 77% del pre-pandemia.
“Il 2022 - ha evidenziato Roscioli - è stato segnato da una consistente ripresa dei flussi, trainati dai grandi eventi succedutisi in città, ma non è stata purtroppo sufficiente a portare l’equilibrio finanziario alle nostre aziende, ancora fortemente esposte con il sistema creditizio”.