Il commento del direttore
Remo Vangelista
Una nuova sede a New York, poi in Canada, ma, soprattutto, in Cina. Destination Italia sta allargando le maglie. Sotto la guida della ceo, Dina Ravera (nella foto) la travel tech italiana, che opera nel turismo incoming con soluzioni di viaggio personalizzate e su misura per tour operator e agenzie internazionali, ha in serbo numerosi progetti che guardano lontano.
Le aree di crescita
"Abbiamo diverse aree di crescita - spiega Ravera -. Una è quella di avere una copertura dal punto di vista della forza commerciale, una copertura molto più capillare in tutto il mondo, in tutti i territori. Quello che facciamo è di moltiplicare la nostra distribuzione commerciale aprendo una filiale, quindi una vera azienda, in ogni Paese del mondo. Prima dell’estate, ad esempio, inaugureremo una nostra sede a New York. Sarà, quindi, la volta del Canada”.
Focus sulla Cina
La grossa operazione di Destination Italia riguarderà, però, la Cina. “I cinesi stanno tornando - spiega Ravera - e io sono pronta. In realtà, eravamo già pronti nel 2020, ma il Covid ha fermato tutto; nella seconda parte dell’anno, se tutto procederà come deve, apriremo finalmente questa filiale”.
L’obiettivo attorno a cui ruota lo sviluppo di Destination Italia è creare una grande massa critica che aiuti il Paese a cambiare, “ma per farlo - dice Ravera - bisogna avere un grande peso, sia per interagire con le istituzioni italiane che con quelle europee”. E certamente avere Intesa Sanpaolo come azionista “ci dà grande forza - aggiunge -, ma noi stessi dobbiamo diventare un big player, perché l’Italia ha bisogno di un operatore incoming di grandi dimensioni”.