Il commento del direttore
Remo Vangelista
Prosegue la querelle sugli affitti brevi e, mentre il ministro del Turismo Daniela Santanchè va avanti con la proposta di legge a livello nazionale, Milano insiste con il governo per porre un freno al fenomeno e rivendica il diritto ad avere una normativa locale, come Venezia.
Oggi al tavolo con il ministro ci sarà l’assessore alla Casa del capoluogo lombardo, Pierfrancesco Maran. “Siamo aperti a un confronto con il Ministero e con le altre città – dichiara l’assessore -. Spiegheremo le nostre richieste, la prima delle quali è una stretta alle case in affitto per periodi brevi soprattutto in alcune aree della città: tra il centro e il percorso della 90-91” ossia dove, come spiega corriere.it, è concentrato il maggior numero degli oltre 20mila alloggi per brevi periodi. “L’affitto turistico – aggiunge Maran – è uno degli elementi che eleva i prezzi degli affitti in città”.
Incentivare i contratti di locazione lunga
Per questo l’amministrazione chiede in sostanza che chi ha più di una casa, oltre quella di residenza, da mettere sul mercato la dedichi non più agli affitti brevi ma la destini alla locazione per periodi lunghi. "In questo modo - spiega ancora Maran -garantiamo a studenti e famiglie la possibilità di trovare una sistemazione migliore e, contemporaneamente, si prova ad abbassare la richiesta che c’è oggi sul mercato".
La richiesta di Milano è di poter applicare, come già fa Venezia, una normativa locale sugli affitti brevi “che ci possa aiutare a spostare un po’ di appartamenti che oggi sono destinati ai turisti verso studenti e lavoratori che hanno bisogno in questa fase storica”.